di Festuccia Camillo


Camillo Festuccia, da 40 anni l’arte della tappezzeria.

05.06.2013 21:37

Da Il Messaggero del 3 novembre 2012, di Emanuele Laurenzi.

Camillo Festuccia, da 40 anni l’arte della tappezzeria.   

Ha tappezzato Rieti. Nel senso letterale del termine. Negli ultimi 40 anni ha realizzato tendaggi, divani, parati e quant’altro per le famiglie della città e per alcuni dei più importanti palazzi storici reatini.

Camillo Festuccia non aveva ancora 14 anni quando, il 3 novembre del 1972, entrò nella bottega del “Sor Giovanni”, al secolo Giovanni Ricasoli, come garzone. Da oggi diventa di diritto uno degli artigiani reatini più antichi, titolare della bottega “L’Arte della Tappezzeria” che da sempre ha sede in via della Pellicceria. Un’attività che sembra non conoscere crisi e che vince anche sugli aumenti dell’Iva, sulla Ztl e sui prodotti industriali a buon mercato.

“Cominciai come apprendista da Giovanni Ricasoli – racconta Festuccia – figlio d’arte approdato a Rieti. Suo padre era tappezziere della Casa Reale a Roma e fu contattato per rifare i parati di Villa Potenziani. Per quel lavoro Giovanni arrivò a Rieti e poi si stabilì qui, aprendo questa bottega”. Qualche anno dopo, l’attività passò nelle mani di Camillo Festuccia che oggi ha due dipendenti: il nipote Daniele ed il giovane Lukasz.

I suoi lavori sono arrivati in tutta Italia ed hanno persino varcato l’Oceano: anni fa una donna di origine reatina gli commissionò alcune poltrone per la sua casa in Canada. In città spiccano alcuni lavori “doc” come i parati per la sala conferenze di Palazzo Dosi, le sedute degli appartamenti della Prefettura o i parati di Villa Potenziani, realizzati qualche anno fa in una sorta di riproposizione della storia che portò il Maestro Ricasoli a Rieti.

Ma in tanti anni, come è cambiato questo lavoro che non sembra risentire della crisi? “Il cambiamento è stato profondo – conclude Festuccia – soprattutto da un punto di vista qualitativo. Prima si sceglievano sete e tessuti pregiati, oggi si va su altri materiali. Questo avviene sia per un cambiamento degli stili di arredamento, sia per questioni economiche. Noi cerchiamo di stare sempre al passo con i tempi e di rinnovarci nel modo di lavorare”.

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